Liceo 'Percoto' a Pordenonelegge 2025!

Giovedì 18 settembre 2025 le nostre allieve Mei Anzimanni ed Emma Bianchini di 4AM, hanno partecipato all’evento conclusivo del progetto "Leggere la Poesia" (…ad alta voce): una sfida didattica, progetto al quale hanno lavorato nel corso dello scorso anno scolastico.

In questa edizione il progetto si è concentrato sulla lettura di poesie nei vari dialetti italiani o nelle lingue minoritarie, lasciando piena libertà ai partecipanti sulla scelta delle poesie. Pertanto le nostre due allieve si sono concentrate sulle poesie "La luna" e "Doman" di Leonardo Zanier.

La lettura de "La luna" di Mei Anzimanni, inoltre, è stata scelta per essere ascoltata e commentata durante l’incontro, in quanto ne è stata apprezzata la bellezza della scansione, della valorizzazione della lingua e del ritmo.

L’incontro è stato condotto da Gian Mario Villalta e Flavio Santi, docenti e a loro volta autori, i quali hanno evidenziato come lavorare alle poesie di Leonardo Zanier sia molto impegnativo, in quanto sono testi a volte 'duri' perché parlano, tra i vari temi, dello spopolamento della montagna friulana.

Successivamente l’allieva Anzimanni è stata invitata a raccontare al pubblico, presente nella sala del Ridotto del Teatro Verdi, la propria esperienza, il lavoro fatto e la curiosità nata durante il lavoro stesso.

L’evento si è concluso con i ringraziamenti da parte del prof. Santi rivolto a tutti i partecipanti e, in generale, alla scuola italiana che sa cogliere l’importanza di queste iniziative.

Prof. G. Gavin

LA LUNA      
la luna a è inceada
da banda ch’a nus cjala

la luna a alça
cjera aga e tala

la luna a smicja
sei barbon che inemorât

la luna a lûs
encja s’al è nulât

la luna a esist
par ducj encja pai vuarps

la luna a indreça
encja las galerias dai farcs

la luna a scolora
sei i neris che i blancs

la luna a inziga
di lupo’ e cjans i flancs

la luna a è dì
par çuvitas notui e gjats

la luna a svea
il sanc il sem e i mats

DOMAN
Doman
no è una peraula
doman
a è la sperança
no vin
che jê
doprìnla
fasìnla deventâ
mans
vôi
rabia
e i vinçarìn
la poura