Viaggio della Memoria: passi nella Storia e nel Dolore per non dimenticare...

Ricordare, è il nostro unico privilegio.
Ezio F. (ex deportato).

Nei giorni 9, 10 e 11 maggio 2025, alcuni studenti e studentesse del Liceo 'Percoto' hanno partecipato insieme a compagni e compagne di altri istituti della città, di Gemona e Tolmezzo, al Viaggio della Memoria organizzato da ANED per la celebrazione del giorno in cui il campo di Mauthausen è stato liberato dalle truppe americane. Quest'anno ricorrono anche gli 80 anni da quel giorno.
Alle celebrazioni hanno partecipato per la prima volta anche i reali di Spagna, volendo in questo modo ricordare tutti gli spagnoli che, pur sopravvissuti ai campi, non hanno potuto tornare in patria, dove ancora vigeva la dittatura franchista. 
Gli studenti e le studentesse del 'Percoto' hanno sfilato al seguito del labaro della città di Udine e al gonfalone di Aned, insignito lo scorso anno della medaglia d'oro proprio per l'attività di diffusione e conservazione della memoria dell'orrore dei campi nazisti.
Oltre al campo di Mauthausen, le studentesse e gli studenti hanno visitato anche il sottocampo di Ebensee dove in gallerie scavate nella roccia gli internati erano costretti a produrre armi per il terzo Reich.
Nel corso del viaggio studentesse e studenti hanno avuto modo di condividere le loro riflessioni con i compagni e le compagne delle altre scuole presenti in un momento dedicato, dopo la toccante visita al campo.
Di seguito, alcune riflessioni delle ragazze e dei ragazzi...

"...Ci sono viaggi che non si dimenticano. Luoghi che entrano sotto la pelle e rimangono impressi negli occhi, nella mente, nel cuore: la nostra visita in Austria, al campo di concentramento di Mauthausen, è stata una di quelle esperienze e ci ha cambiati profondamente.

Sapevamo che sarebbe stato difficile, ma non eravamo preparati al silenzio. Quel silenzio che avvolge tutto, che pesa più delle parole. Un silenzio carico di dolore, di memoria, di assenza. In certi momenti, in quel silenzio, sembrava quasi di sentire le voci, i passi, i respiri spezzati di chi lì ha vissuto… e troppo spesso, di chi lì è morto.

Camminare tra quelle mura è stato come entrare in un altro mondo, o forse in un’altra epoca, dove l’umanità era stata cancellata.

Abbiamo ascoltato parole forti, parole che ancora risuonano dentro di noi...

- Bisogna sporcarsi le mani per sopravvivere: in quei luoghi di sopravvivenza non c'era Vita, c'era lotta quotidiana, a volte contro se stessi.

- Una faccia, una famiglia, un passato… ma niente futuro: lì dentro veniva tolto tutto, il nome, l’identità, la dignità.

- Quando si vive, si vive con gli uomini. Ma se si sopravvive, si sopravvive contro gli uomini: questa frase ci ha colpiti profondamente, e ci ha fatto capire che la sopravvivenza spesso significava diventare invisibili, soli, disumanizzati.

Ogni passo che abbiamo fatto dentro il campo di Mauthausen è stato un passo nella Storia. Una storia che fa male, ma che va ricordata. Perché dimenticare significherebbe lasciar morire una seconda volta chi è stato vittima di quell’orrore."

Viaggio della Memoria 2025 2

Gli studenti e le studentesse di 4CU

La Referente prof.ssa Lorella Lirussi

(Citazione da  "Ritorno a Mauthausen...")