Sezione Galileo, alcuni esempi

ALCUNI ESEMPI

Matematica

  • Metodo di studio: a volte le ragazze e i ragazzi non riescono a risolvere problemi o ad applicare correttamente proprietà perché non hanno imparato a lavorare in modo adeguato. Nei primi mesi vengono assegnate attività e fornite indicazioni che aiutino a impostare o rafforzare il proprio metodo di studio, lavorando molto sulla comprensione del testo, sulle parole chiave, sulle strutture ricorrenti, su analisi e sintesi, e soprattutto cercando di aiutare gli allievi e le allieve a comprendere che la matematica non va studiata 'a memoria', ma va capita.

  • Attività per scoperta: la gran parte degli argomenti viene introdotta da problemi, esercizi o esempi pratici dai quali, con la guida dell’insegnante o con schede guidate da fare a coppie, gli allievi e le allieve iniziano a capire cosa manca per riuscire a procedere e a intuire le prime regole; in questo modo la teoria che ne segue è più comprensibile e 'accettata' in quanto utile a risolvere un problema già noto. Naturalmente, non si può eliminare una parte necessaria di formalizzazione, che però non è mai eccessiva.

  • Laboratorio informatico e/o in aula: le allieve e gli allievi svolgono a mano, con riga e compasso, o in laboratorio con GeoGebra alcune costruzioni geometriche ed esplorano proprietà. Imparano ad usare il foglio di calcolo per inserire tabelle, svolgere esercizi e problemi di logica e di statistica, fare grafici di vario tipo, verificare proprietà o leggi scientifiche; utilizzano documenti di testo per le presentazioni multimediali e, in seconda, varie applicazioni dell’iPad, ad esempio per realizzare video in cui spiegano la risoluzione di un problema che prevede parti sia di calcolo che grafiche. 

  • Storia della matematica e collegamenti inter/transdisciplinari: spesso l’insegnamento della matematica risulta a-storico e privo di vita, come se tutto quello che si studia a scuola fosse stato scoperto contemporaneamente, senza sforzo e non si sa bene da chi... Probabilmente qualche entità dalla mente superiore… Si sentono i nomi di Pitagora, Euclide e Cartesio, ma solitamente non si sa che, ad esempio, tra Pitagora ed Euclide ci sono secoli di distanza, e non si conoscono la vita e le opere di questi due illustri personaggi. La conoscenza di alcune biografie o alcuni episodi della vita degli studiosi fornisce, invece, una visione più completa, più viva e fornisce ottimi spunti di lavoro.  Inoltre, è molto interessante vedere come discipline diverse sono in effetti collegate tra loro, e come si influenzano a vicenda: come la matematica risulta più bella se non ci fermiamo agli esercizi del libro. La leggenda sull’origine degli scacchi - come suggerisce questo esempio di un’allieva - può essere un’occasione per ripetere le proprietà delle potenze a inizio della classe prima; la storia della matematica focalizzata sui pitagorici permette di comprendere quanto la matematica sia connessa alla musica, quante curiosità esistono sui numeri e come l’utilizzo di numeri irrazionali non sia così scontato e da sempre ben accettato. I numeri di Fibonacci e la sezione aurea forniscono esempi di numerosi e interessanti collegamenti interdisciplinari, oltre che spunti per attività di laboratorio; lo studio di semplici frattali e dei rettangoli aurei avvicina alla geometria e stimola la creatività delle ragazze e dei ragazzi.

  • Applicazioni: molti credono che la matematica sia quella delle lunghe e spesso noiose raccolte di esercizi dei libri di scuola, in cui pare che gli esercizi siano fine a se stessi, utili solamente per imparare una tecnica che poi non servirà più se non per prendere un bel voto. La vera matematica, invece, non è affatto questa, e certamente non è inutile: alla base di ogni progresso scientifico e tecnologico c’è la matematica, e ogni disciplina scientifica necessita del linguaggio della matematica... L’economia ma anche la psicologia o la medicina utilizzano leggi e indagini matematiche e non dimentichiamo che viviamo in un mondo sempre più condizionato da una enorme mole di dati che vanno analizzati, immagazzinati, protetti, utilizzati.... Non è facile proporre molte applicazioni per le quali siano sufficienti le conoscenze matematiche del biennio, ma si cerca di far intravedere le straordinarie  potenzialità della matematica e la grande varietà di ambiti in cui studentesse e studenti potranno, se vorranno, applicarla nel loro futuro lavoro. Ad esempio, le allieve e gli allievi imparano a risolvere dei problemi di scelta tra più alternative, utilizzando le conoscenze su retta e piano cartesiano, sui sistemi lineari di equazioni e sui grafici. 

Scienze naturali 

Lo studio puramente teorico delle scienze naturali rischia di mortificare la naturale curiosità delle studentesse e degli studenti, lo spirito di osservazione - necessario per mettersi in relazione con la realtà che ci circonda - e la capacità di porsi domande, formulare ipotesi e cercare risposte.

Ciò non vuol certo dire che non siano necessarie delle basi teoriche, e tuttavia l’approccio allo studio delle scienze naturali deve stimolare studentesse e studenti, appunto, ad osservare, formulare domande e ipotesi, realizzare esperienze e interpretarne i risultati. Tale approccio li avvicina alla comprensione del metodo scientifico - messo a punto agli inizi del XVII sec. da Galileo Galilei, ma che trova le sue radici in tempi più antichi - e alla comprensione, quindi, del cammino alla base delle scoperte scientifiche e le loro applicazioni, di ciò che distingue un’informazione scientifica corretta da tante notizie che, al contrario, di scientifico hanno solo il nome.

In quest’ottica attiva e stimolante, nel biennio del percorso 'Galileo' vengono proposte delle attività di cui si riportano alcuni esempi.

1) Il primo anno si inizia con un avvicinamento al metodo scientifico e alle sue origini, e gli studenti e le studentesse vengono invitati/e ad applicare il metodo scientifico osservando semplici fenomeni naturali. Inoltre, sempre a livello introduttivo, si dà molta importanza al concetto di 'sistema', fondamentale per comprendere l’interdipendenza tra tutte le componenti che compongono l’Universo e, quindi, per lo studio dei fenomeni naturali. Gli studenti e le sudentesse, in questo caso, sono chiamati/e ad identificare le diverse tipologie di sistemi a partire dall’osservazione della realtà.

Durante il primo anno si affronta lo studio delle Scienze della Terra e della Chimica: esse non vengono trattate separatamente l’una dall’altra, come si faceva tradizionalmente, ma sviluppando di volta in volta le parti di Chimica necessarie per lo studio di Scienze della Terra, con l’obiettivo di sottolinearne il forte legame tra le due discipline. Agli studenti e alle studentesse vengono proposti esercizi per allenare competenze quali l’osservazione, la formulazione di ipotesi, la deduzione, l’analisi e interpretazione dei dati, il collegamento con fatti della vita quotidiana o, comunque, comunemente osservati. Inoltre, utilizzando semplici materiali presenti in laboratorio o portati da casa le studentesse e gli studenti eseguono semplici esperienze, durante le quali, di fronte all’osservazione di un fenomeno, sono chiamati/e a domandarsi che cosa succede, a ipotizzare una spiegazione e a individuare analogie (es. esperienze sulla densità di solidi, liquidi e gas, esperienze sulla pressione atmosferica, sul rimescolamento di acque calde e fredde, sul riscaldamento e raffreddamento dell’aria, ecc.).

Non si escludono le esperienze sul campo, come per es. la misurazione e analisi di parametri chimico-fisici dell’acqua di mare presso il BioMa di Trieste.

2) Anche durante il secondo anno si affrontano alcuni argomenti di Chimica, questa volta in relazione alla Biologia e, analogamente a quanto svolto nella classe prima, vengono proposti esercizi per allenare le competenze già menzionate, con esperienze di laboratorio (uso di modelli molecolari, consumo di CO2 e produzione di O2 nella fotosintesi e laboratorio virtuale, estrazione del DNA, esperienze sulla tensione superficiale e saponi).

Constata la difficoltà che incontrano molte studentesse e molti studenti nell’affrontare lo studio di argomenti quali le biomolecole e la cellula, nel primo caso si è fatto ricorso alla realizzazione di flashcards e a continui riferimenti all’alimentazione, per stimolare l’interesse verso componenti degli organismi viventi. Lo studio dei diversi organelli cellulari e delle loro funzioni, invece, viene affrontato - come sperimentazione nell'anno scolastico 2022/23 - a partire dal comportamento alimentare di un verme acquatico: grazie a schede che propongono una serie di attività che portano a scoprire gradualmente le diverse componenti cellulari, queste vengono messe in relazione con l’attività dell’animaletto e non trattate come entità separate l’una dall’altra e avulse dalla vita dell’individuo - così come spesso appaiono sul libro di testo.

Per quanto riguarda lo studio dell’evoluzione, si fa ricorso a schede che propongono la visione di video, seguita da una serie di attività che mirano a verificare la comprensione di quanto proposto, con l’interpretazione di casi esistenti in natura. Inoltre, si può fare ricorso ad applicazioni come quella realizzata da Biointeractive, che guida gli studenti e le studentesse nella comprensione dei meccanismi che portano alla differenziazione di specie diverse di lucertole in funzione delle nicchie ecologiche occupate dalle stesse.

Matematica e Scienze naturali

A questo link https://padlet.com/cristina_coiutti/onse3ivlxdbw si possono visionare i lavori svolti dagli allievi e dalle allieve della classe prima BL durante l’a.s. 2019-2020 in un percorso che ha coinvolto Matematica e Scienze naturali, volto a stimolare l’uso delle borracce al posto delle bottigliette di plastica. Il lavoro si è basato non solo sull’analisi delle diverse tipologie di plastiche e dell’inquinamento da esse causato, ma anche sulla realizzazione di un sondaggio sulle abitudini di consumo delle acque e sulla stima del quantitativo di plastica prodotto durante un anno scolastico nel caso di consumo di acqua imbottigliata. Gli studenti e le studentesse dovevano, inoltre, immaginare uno slogan per promuovere l’uso della borraccia.

Buona visione!